Ryan:
I mercati continuano ad affrontare grosse sfide. Sul fronte economico, l’elevata inflazione ha costretto le banche centrali ad aumentare i tassi d’interesse in modo aggressivo, con un effetto di “raffreddamento” sulle aspettative di crescita. Inoltre, le turbolenze geopolitiche hanno fatto emergere interrogativi reali sulle condizioni del lavoro e sul futuro del commercio globale.
Riteniamo che i Dividend Aristocrats possano costituire un mezzo utile per affrontare queste sfide e che gli investitori siano molto interessati a questo approccio. Finora, quest’anno, abbiamo registrato più di 1,7 miliardi di dollari di flussi netti nelle strategie Dividend Aristocrats.1
Ari, cosa cercano gli investitori negli indici S&P Dividend Aristocrats, visto il contesto di mercato e il modo in cui le versioni ESG di questi indici si allineano con le tendenze geopolitiche a lungo termine?
Ari:
Gli indici Dividend Aristocrats puntano sulla stabilità dei dividendi come base per la selezione dei titoli. Questa stabilità offre una capacità difensiva grazie al dividend yield più elevato e a un orientamento intrinseco verso azioni difensive con beta più basso. Attualmente gli indici hanno una sottoponderazione nei settori della tecnologia, dei beni di consumo discrezionali e dei servizi di comunicazione, fortemente dipendenti dalla crescita, che ha contribuito a evitare alcune difficoltà derivanti dall’aumento dei tassi d’interesse.
Inoltre, i Dividend Aristocrats ESG utilizzano un filtro di esclusione basato sulle attività commerciali, sulla non conformità alle norme UNGC, sul monitoraggio delle controversie e sulla solida valutazione della sostenibilità aziendale. Questi filtri si applicano alle azioni che si allineano alle considerazioni degli investitori a lungo termine in materia di ambiente, società e governance.